Il mulino di Porta Nuova
Il mulino di Porta Nuova, nel cuore della città, è costruito sulla cinta dei Terraggi per volere di Ludovico il Moro. Realizzato in mattoni, utilizza come muro perimetrale posteriore il terrapieno degli antichi terraggi di difesa della città. Originariamente l’accesso avveniva attraverso un ponticello in mattoni posto a cavallo della Roggia Vecchia, nelle cui acque si immerge la grande ruota in legno. Nel locale principale, si possono vedere ancora le macine e gli strumenti tipici del mestiere del mugnaio. Il mulino di Porta Nuova è frequentatissimo dai Vigevanesi, che vi si recano ad acquistare farine e riso macinati o pilati di fresco.
I terraggi
I terraggi sono fortificazioni realizzate nella seconda metà del Quattrocento da Ludovico il Moro, a protezione del borgo. Sono costituiti da due possenti mura parallele fra le quali, mediante riempimento, venne edificato un percorso sopraelevato come cammino di ronda. Oggi restano importanti vestigia lungo il Naviglio Sforzesco e lungo l’omonima via del Terraggio, per un tratto di circa 300 metri: si possono osservare l’antica pavimentazione ad acciottolato e il muro di cinta di sinistra a cui si addossano i mulini, più in alto quello di Porta Nuova e, nel tratto finale più in basso quello della Resega di proprietà privata.
Informazioni
Il mulino di Porta Nuova accoglie una rivendita commerciale ed è aperto al pubblico negli orari lavorativi.
