Il Ducato Sforzesco tra arte, mulini e prodotti tipici

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Proposta adatta a gruppi di cicloturisti o gruppi organizzati con bus


PROGRAMMA

  • Mattino – visita guidata in centro storico e assaggio Dolceriso del Moro
  • Pranzo – trasferimento al Mulino di Mora Bassa e pranzo organizzato dal Mulino di Mora Bassa in collaborazione con i produttori locali
  • Pomeriggio – visita guidata al Mulino che ospita la mostra permanente delle macchine di Leonardo Da Vinci a cura dell’Associazione LA CITTA’ IDEALE – in seguito trasferimento e visita guidata alla Sforzesca a cura di guide naturalistiche abilitate.

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Il Ducato Sforzesco tra arte, mulini e prodotti tipici

Il percorso inizia con la visita guidata della piazza più bella d’Italia, la Piazza Ducale di Vigevano, per poi addentrarsi tra le mura del Castello Visconteo Sforzesco e rivivere l’atmosfera degli anni d’oro del Ducato di Milano, scoprendo le imponenti sale del Duca e della Duchessa fino alle prigioni e i sotterranei del Castello di Vigevano.
Al Duca Ludovico è dedicato il dolce tipico di Vigevano: il DOLCERISO DEL MORO. È d’obbligo un delizioso assaggio presso la pasticceria che ha creato questo dolce, legato al territorio per il suo ingrediente principe: il riso, la cui coltivazione fu introdotta in lomellina grazie al dono di alcuni sacchi di riso arrivati dall’Oriente che alla fine Quattrocento il duca di Mantova fece al cugino Ludovico il Moro.

Il pranzo ci attende nello splendido scenario del Mulino di Mora Bassa, antica proprietà di Ludovico il Moro: non può mancare il risotto, re delle tavole del territorio, preparato espressamente per gli ospiti con una degustazione di salumi d’oca e di suini prodotti dalle aziende locali nel territorio lomellino, tra Vigevano e Mortara, accompagnata dai vini dell’Oltrepò Pavese (Bonarda, Buttafuoco e Sangue di Giuda).

Nel pomeriggio raggiungeremo la Sforzesca, dove il Duca Ludovico il Moro creò il primo modello di cascina lombarda (oggi la struttura chiamata Colombarone è testimonianza storico artistica del Rinascimento lombardo), sperimentando coltivazioni e allevamenti: tra questi l’introduzione del gelso per l’allevamento del baco da seta. Andreamo alla scoperta delle marcite ereditate dai monaci e dei corsi d’acqua, caratteristici della campagna lomellina.

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